Editoriale Special Issue inaugurale della sezione “Digital Organization” “Trasformazione e innovazione” e “Emergenza e resilienza”
A cura di
Francesco Virili – Università Cattolica del Sacro Cuore
Stefano Za – Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara
Con questi contributi si completa la Special Issue inaugurale della sezione “Digital Organization”, basata prevalentemente su una selezione di lavori di ricerca presentati durante la XIX edizione della conferenza ItAIS, (Italian Chapter of the Association of Information Systems, https://www.itais.org/) tenutasi a Catanzaro nell’ottobre del 2022.
Come abbiamo premesso, questi articoli offrono alcuni spunti di riflessione su questioni e aspetti che si collocano all’intersezione tra i temi organizzativi e d’impresa e quelli tecnologici e digitali. Sappiamo che in Europa e ancora di più oltreoceano questo dibattito è molto partecipato: la Association for Information Systems (AIS, https://aisnet.org/), fondata in USA nel 1994, oltre a una base consistente di professori e ricercatori universitari che conducono attività di ricerca e insegnamento nelle principali business schools americane, è diffusa in tutti i continenti, inclusa l’Europa, con una buona presenza in Gran Bretagna, Germania, Francia, Spagna e altri Paesi.
I sistemi informativi sono attualmente un elemento centrale nelle organizzazioni e nella società, grazie all’ampio grado di pervasività delle tecnologie digitali. Mentre nelle scienze dell’informazione e nel campo dell’informatica e dell’ingegneria, lo studio dell’Information Technology è affrontato prevalentemente da un punto di vista tecnico, negli studi di Organizzazione Aziendale, invece, il focus si sposta dall’Information Technology agli Information Systems, che sono fenomeni di natura socio-tecnica in cui sono coinvolti sia il sistema tecnologico che il sistema organizzativo, che co-evolvono influenzandosi reciprocamente (Lee, 2010).
In particolare, la comunità internazionale AIS ha sviluppato nel tempo una base di conoscenza consolidata, caratterizzata da un approccio multidisciplinare, che negli anni ha sempre più approfondito, ampliato e raffinato l’analisi dei cosiddetti Information System research topics (Culnan, 1987; Baskerville and Myers 2002; Sidorova et al., 2008; Lee, 2010; Taylor et al., 2010; Tarafdar e Davison 2018; Tarafdar et al., 2022).
Su questa base possiamo oggi evidenziare alcuni fondamentali punti di interesse sugli studi che riguardano i sistemi informativi e che sono quindi di riferimento per questa sezione denominata “Digital Organization”. Il primo punto di interesse, di origine storica, riguarda le metodologie di sviluppo. Realizzare un sistema informativo nel modo migliore è sempre stato il challenge che va oltre gli aspetti puramente tecnici e coinvolge le persone e l’organizzazione in senso lato: negli anni sono state proposte centinaia di metodologie diverse. Il secondo punto di interesse riguarda i diversi livelli di analisi a cui i sistemi informativi interagiscono: individuale, di gruppo, di organizzazione, di mercato e sociale. Questi primi due punti di interesse sono autorevolmente individuati nell’analisi sistematica di Sidorova et al., (2008) di cui si riporta di seguito il framework di riferimento:
Figura 1 – Le principali aree di ricerca sui Sistemi Informativi in base all’analisi di Sidorova et al., (2008)
Lo studio del sistema informativo nasce dalla indagine su come configurare in modo ottimale elementi tecnici come hardware, software, database e reti (IT artifact) che ha la sua origine nelle metodologie di sviluppo dei sistemi informativi (IS Development). L’indagine però non si limita a questo aspetto rilevante, ma sempre più si è spinta a comprendere come questi elementi tecnici trasformano e si relazionano con le organizzazioni e i loro processi ai diversi livelli della piramide (individui, gruppi, organizzazioni, mercati). È peraltro sempre più rilevante distinguere in questo quadro di fondo anche le specificità delle diverse tecnologie o soluzioni tecnologiche (Orlikowski and Iacono, 2001). Da questo nasce un terzo punto di interesse, che riguarda i temi di intersezione tra singole tecnologie e particolari soluzioni organizzative.
Facendo riferimento a uno studio più recente (Tarafdar et al., 2022), proponiamo qui una semplice rassegna di temi in questo ambito, prodotta sulla base dell’analisi degli articoli pubblicati nella rivista Information Systems Research (uno dei principali top journals nell’ambito di Information Systems), nel decennio 2012-2021.
Ci focalizziamo qui solo sull’ultimo anno della serie, il 2021 per evidenziare anche alcuni temi emergenti.
Figura 2 – I 10 principali temi di ricerca sui Sistemi Informativi nel 2021 in base all’analisi di Tarafdar et al., (2022).
Sulla base dell’analisi sviluppata da Tarafdar e i suoi coautori, i dieci temi più dibattuti, in ordine di rilevanza, sembrerebbero essere i seguenti: E-commerce, Online communities, Business value of IT, Digital products and services, Fintech, Social media and society IS innovation, Digital business models, IS security, IT sourcing. Possiamo distinguere alcuni ambiti comuni di ricerca sulla digital organization: nuovi prodotti e servizi (Digital products and services, Fintech), nuovi canali e modalità di vendita (E-commerce), nuovi modi di produrre valore (Digital business models, Business value of IT), nuove modalità di collaborazione e interazione sociale (Online communities, Social media and society). In aggiunta, anche in continuità e in evoluzione con la tradizionale indagine su IS development methodologies, una serie di ricerche prende in considerazione aspetti che riguardano principalmente il “back-office” della digital organization (IT sourcing, IS security, IS innovation), cioè la gestione delle attività aziendali di IT management.
Se volessimo usare un termine unificante di tutti questi ambiti, potremmo dire che la digital organization nel complesso fa leva su tecnologie digitali ben progettate, configurate e gestite, per avviare e sostenere processi di trasformazione e innovazione delle organizzazioni. “Trasformazione e Innovazione” è proprio il titolo della prima serie di contributi che vi proponiamo in questa edizione inaugurale. La seconda serie è più legata a questioni più recenti, dove la digital organization permette di affrontare e gestire processi di emergenza e resilienza, in situazioni di crisi sanitarie, climatiche, economiche e umanitarie. “Emergenza e resilienza” il titolo del secondo numero.
Passiamone ora brevemente in rassegna i contenuti essenziali.
Trasformazione e innovazione
La prima parte di questa Special Issue si focalizza sulle dimensioni di trasformazione organizzativa e innovazione tecnologica, e racchiude quattro contributi, due analizzano quello che è il fenomeno del momento, l’intelligenza artificiale e la robotica, altri due esplorano le implicazioni organizzative derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie digitali nel settore agricolo e dell’agri-food.
Nello specifico Smacchia e Za analizzano il dibattito scientifico in ambito organizzativo e manageriale sull’intelligenza artificiale (IA), da cui emergono alcuni temi rilevanti, con particolare riferimento agli aspetti sociali e al ruolo dell’IA nei processi decisionali e alle problematiche derivanti dai diversi tipi di bias e dalla necessità di rendere le applicazioni basate su IA più trasparenti e affidabili, contenendo i rischi di discriminazione e disuguaglianza sociale associati ai potenziali bias dei sistemi IA. Un altro aspetto che emerge dal dibattito scientifico riguarda l’impatto che l’IA ha sui lavoratori, specialmente quando questi ultimi lavorano a stretto contatto con questo tipo di tecnologie (AI human augmentation). Su questo ultimo punto si focalizza il contributo di Shaba, Lazazzara, Solari e Delle Fave, che esplora, attraverso una revisione della letteratura, gli effetti della collaborazione tra operatore umano e cobot su diverse caratteristiche del lavoro. I risultati evidenziano che l’introduzione dei cobot nei processi produttivi può rappresentare sia una minaccia che un’opportunità per le caratteristiche del lavoro analizzate, sottolineando l’importanza di concentrarsi sugli effetti non intenzionali e indiretti delle tecnologie 4.0 e sull’adozione di una prospettiva sociotecnica nella progettazione del lavoro.
Focalizzandosi invece sul settore dell’agrifood, Roma e Agrifoglio, esplorano nel loro contributo il concetto di Agriculture 4.0 e le tecnologie emergenti adottate in questo contesto, considerando tre diversi livelli di analisi: individuo, organizzazione e rete. In particolare, attraverso una analisi di 57 contributi scientifici, sono state identificate e descritte 14 famiglie di tecnologie principalmente adottate nel contesto dell’agrifood. Successivamente sono stati individuati i principali impatti organizzativi derivanti dall’adozione delle stesse considerando i tre livelli di analisi precedentemente menzionati. Infine, Cagnetti e Braccini approfondiscono e integrano queste tematiche attraverso un’altra analisi della letteratura, identificando e descrivendo i fattori abilitanti (organizzativi, demografici, comportamentali e tecnologici), le barriere (economiche, comportamentali e tecnologiche) e gli impatti (tecnologici o economici) della digitalizzazione nelle organizzazioni del settore agricolo. Questi due ultimi contributi forniscono entrambi diversi stimoli di riflessione sia per chi opera nel settore che per i ricercatori interessati ad investigare ulteriormente queste tematiche.
Emergenza e resilienza
La seconda parte di questa Special Issue si focalizza sulle dimensioni di gestione dell’emergenza e di resilienza relativamente a fattori endogeni o esogeni, attraverso l’uso delle tecnologie digitali che favoriscono processi di digitalizzazione e trasformazione digitale. Anche questo volume si compone di quattro contributi. Il primo, attraverso un’analisi della letteratura, fornisce una panoramica delle tecnologie e dei fattori che promuovono o favoriscono le iniziative di trasformazione digitale nelle organizzazioni non-profit. Due contributi si focalizzano sull’analisi di fenomeni di gestione dell’emergenza in ambito sanitario, con particolare riferimento alla gestione dello stato di emergenza derivante dalla pandemia. Infine, l’ultimo contributo evidenzia rischi e opportunità per l’area gestione risorse umane relativamente alle organizzazioni che operano nel Metaverso.
Cipriano e Za analizzano il dibattito scientifico riguardante il fenomeno della trasformazione digitale nelle organizzazioni non-profit individuando i temi più rilevanti correlati al perseguimento di valori e obiettivi sociali. Dall’analisi emergono clusters di temi riconducibili a tre principali aree di interesse per tali organizzazioni: comunicazione digitale, educazione digitale, e società digitale. In particolare, alcune riflessioni derivanti dall’analisi suggeriscono che adottare e adattare nuove tecnologie digitali implica una riflessione sui temi di agilità e flessibilità organizzativa, includendo la sperimentazione e adattamento di processi operativi per massimizzare l’impatto sociale e la sostenibilità finanziaria. Allo stesso tempo, una mentalità aperta al cambiamento e l’incoraggiamento del personale risultano essere indispensabili per l’integrazione delle nuove tecnologie e pratiche di lavoro collaborativo.
Kazemargi e Spagnoletti affrontano il tema dell’agilità digitale nella gestione dell’emergenza sanitaria. In particolare, lo studio esplora le capacità organizzative di un’azienda digitale che ha dovuto sviluppare un certo insieme di capacità per affrontare i cambiamenti dovuti all’emergenza sanitaria. Dall’analisi dei risultati sono stati identificati tre fattori che incidono sul raggiungimento dell’agilità digitale: la digital ambidexterity (si riferisce alla capacità sia di esplorare che di valorizzare le tecnologie digitali), le competenze (le organizzazioni cercano nuove competenze e conoscenze per far fronte all’incertezza e alla velocità di sviluppo delle soluzioni digitali) e lavoro in team (i team risultano essere il punto di riferimento sia nel rilevamento che nella risposta ai cambiamenti). Lo studio di caso racconta la storia di successo di un’organizzazione che ha saputo sfruttare le opportunità offerte dalle tecnologie digitali per rispondere in modo efficace alle sfide poste dalla pandemia.
Restando ancora nel settore sanitario, Zanutto e Ponte studiano il caso (intervistando 21 operatori durante gli anni della pandemia) del telemonitoraggio cardiologico e affrontano la complessa relazione tra attori, saperi e pratiche (gli arrangements) necessari per introdurre nuovi servizi digitali in sanità.
In particolare, gli autori attraverso la prospettiva e analisi degli arrangements forniscono una miglior percezione della complessità dei processi organizzativi legati alla trasformazione digitale che possono anche fallire, a causa della resilienza delle pratiche organizzative precedenti. Con questo studio, gli autori cercano di ripercorrere le modalità necessarie per creare le condizioni per l’adozione di una logica “disruptive” (dirompente) nell’ambito della sanità digitale.
Conclude il volume l’articolo di Del Barone, De Gennaro e Buonocore. Questo contributo è l’unico che non proviene da ItAIS, ma ci è sembrato in piena sintonia, specie con i lavori su Trasformazione e Innovazione della prima parte di questa Special Issue. Lo studio di Del Barone et al. si focalizza infatti sulle pratiche di gestione delle risorse umane (HRM) nelle organizzazioni digitali operanti nel metaverso, mostrando come esse siano in grado di ridefinire gli spazi e di trasformare la natura stessa del lavoro, relativamente alle interazioni tra i dipendenti e alla cultura organizzativa. Gli autori analizzano 16 startup operanti nel metaverso. La loro natura innovativa e maggiore flessibilità organizzativa le rende più adatte a sperimentare tecnologie emergenti più rapidamente, offrendo così spunti preziosi sulle pratiche pionieristiche di HRM in ambienti virtuali e sulle loro implicazioni per il futuro del lavoro. Attraverso l’analisi dei risultati gli autori identificano ed esplorano 5 diversi temi chiave in cui è possibile identificare le maggiori sfide e opportunità che il metaverso offre nell’ambito del HRM, specificatamente: reclutamento e onboarding, formazione e sviluppo, gestione delle prestazioni, coesione del team e cultura organizzativa, gestione del work-life balance.
In definitiva, nel loro insieme, questi due gruppi di contributi offrono un primo limitato ma significativo panorama di come le tecnologie digitali siano sempre più integrate e presenti nelle soluzioni organizzative contemporanee, creando opportunità di sviluppo e anche di gestione efficace delle emergenze. Nello stesso tempo però esse richiedono nuove attenzioni e nuove competenze. C’è dunque tanto da fare, e questo è solo l’inizio: grazie a tutti coloro che stanno contribuendo con impegno ed entusiasmo.
Ringraziamo dunque tutti gli autori e gli editors per il loro contributo e vi auguriamo ancora una buona e speriamo stimolante lettura!
Francesco & Stefano
Bibliografia
Baskerville, R. L., & Myers, M. D. (2002). Information systems as a reference discipline. MIS Quarterly, 26(1), 1–14.
Culnan, M. J. (1987). Mapping the intellectual structure of MIS, 1980-1985: A co-citation analysis. MIS Quarterly, 11(3), 341–353.
Lee, A. S. (2010). Retrospect and prospect: information systems research in the last and next 25 years. Journal of Information Technology, 25(4), 336–348.
Orlikowski, W. J., & Iacono, C. S. (2001). Research Commentary: Desperately Seeking the “IT” in IT Research—A Call to Theorizing the IT Artifact. Information Systems Research, 12(2), 121–134.
Sidorova, A., Evangelopoulos, N., Valacich, J. S., & Ramakrishnan, T. (2008). Uncovering the intellectual core of the information systems discipline. MIS Quarterly, 467–482.
Tarafdar, M., & Davison, R. M. (2018). Research in Information Systems: Intra-Disciplinary and Inter-Disciplinary Approaches. Journal of the Association for Information Systems, 19(6).
Tarafdar, M., Shan, G., Bennett Thatcher, J., & Gupta, A. (2022). Intellectual Diversity in IS Research: Discipline-Based Conceptualization and an Illustration from Information Systems Research. Information Systems Research, 33(4), 1490–1510.
Taylor, H., Dillon, S., & Van Wingen, M. (2010). Focus and Diversity in Information Systems Research: Meeting the Dual Demands of a Healthy Applied Discipline. MIS Quarterly, 34(4), 647–667.
Articoli della rivista
Una panoramica sul fenomeno della trasformazione digitale nelle organizzazioni non-profit
Michele Cipriano – Università Cattolica del Sacro Cuore
Stefano Za – Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara
Agilità digitale nell’emergenza sanitaria
Niloofar Kazemargi – Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara
Paolo Spagnoletti – Luiss Business School
“We follow you, we monitor you, all year around”: e-Health tra pratiche, organizzazioni e persone
Alberto Zanutto – University of Macerata, Macerata, Italy
Diego Ponte – University of Trento, Trento, Italy
HRM nel Metaverso: Sfide e Strategie per le Organizzazioni Digitali
Ludovica Del Barone – Università del Salento
Davide de Gennaro – Università degli Studi di Napoli Parthenope
Filomena Buonocore – Università degli Studi di Napoli Parthenope
Recensione: Smetto quando voglio. Il lavoro nel nuovo millennio tra quiet quitting e silenzio organizzativo – Paolo Iacci, Egea, Milano, 2024
A cura di Giovanni Costa – Professore emerito di Organizzazione Aziendale Università di Padova
Book review: “Fondamenti di organizzazione” di Maurizio Catino e Lia Tirabeni.
A cura di Marcello Martinez – Università degli Studi di Napoli Parthenope