Le imprese familiari sono una componente fondamentale nelle maggiori economie mondiali. Rappresentano l’85% delle imprese italiane (percentuale che vale per l’intera Europa) e il 90% delle imprese del Nord America. Il loro peso sul PIL varia dal 57% degli USA al 70% in Europa. Anche sotto il profilo dell’occupazione, le imprese familiari impiegano la maggior parte degli occupati con percentuali che arrivano (in Europa) al 60% del totale (Fonte: EY – Family Business Yearbook 2014).
Questi numeri sarebbero sufficienti a giustificare l’attenzione che, una parte della letteratura manageriale, riserva alle imprese famigliari. In realtà, ad avvalorare ulteriormente l’interesse verso le imprese famigliari, vi sono alcune caratteristiche che rendono questa “unità di analisi” un contesto peculiare e per certi versi unico, adatto pertanto a “testare” teorie manageriali che hanno origine altrove. L’orientamento al lungo termine, la propensione a ricercare obiettivi non-economici, il ruolo dei valori della famiglia o dei famigliari sono aspetti non trascurabili nella comprensione delle scelte manageriali dell’impresa familiare.
Tali caratteristiche hanno impatti evidenti sulla strategia, e di conseguenza anche sulle scelte organizzative e di gestione delle risorse umane.
Per questa ragione Prospettive in Organizzazione ha voluto dedicare un numero alle imprese famigliari. In questo numero troverete 6 contributi che rientrano nelle 4 categorie in cui è divisa la sezione Prospettive di Ricerca.
I contributi di Diego Ponte e Roberta Cuel e di Simona Leonelli e Alessandra Tognazzo si concentrano sul tema dell’innovazione nelle imprese famigliari offrendo due prospettive complementari. Mentre Ponte e Cuel si soffermano sul ruolo delle collaborazioni esterne partendo da un contributo di Feranita, Kotlar, e De Massis (del 2017), Leonelli e Tognazzo si concentrano sul ruolo che lo storytelling –finalizzato a tramandare conoscenze e valori – ha nel favorire processi di innovazione e crescita.
Il contributo di Massimo Pellegrini e Marcella Flamini rientra nella categoria “Gestione delle Risorse Umane”. I due autori, attraverso la metodologia del text minining, ci guidano attraverso una review della letteratura sul tema delle pratiche di gestione delle risorse umane nelle imprese famigliari. I due Autori individuano un gap rilevante nello studio delle configurazioni di pratiche legate al performance management.
All’interno della categoria “Comportamento Organizzativo” rientrano i contributi di Giancarlo Lauto, Daniel Pittino e Francesca Visintin e di Rocco Reina e Anna Maria Melina. Lauto e colleghi propongono uno studio sui tratti della personalità e delle motivazioni che distinguono imprenditori di impresa familiari e non-familiari. Ne emergono 12 profili diversi. Rocco e Melina, invece, discutono un tema di particolare rilievo nell’ambito delle imprese familiari, ovvero l’evoluzione della cultura organizzativa e il suo effetto sull’orientamento imprenditoriali nei passaggi generazionali.
Nella categoria “Organizzazione: Teorie e progettazione” rientra il contributo di Vincenzo Pisano che discute il ruolo strategico e organizzativo delle persone nei processi di crescita internazionale delle imprese familiari.
Buona Lettura!